Viaggio a Copenaghen per piatti tipici (e non)
I soldi spesi in cibo e in viaggi non sono mai sprecati.
Dato che questo blog tratta uno di questi due temi, vorrei approfittarne per includere anche l’altro.
Dal 28 maggio al 1 giugno sono stata a Copenaghen.
La il primo obiettivo che mi sono fissata era quello di assaggiare tutti i piatti tipici e non.
Quindi quei piatti che noi italiani non siamo abituati a mangiare o di cui davvero non abbiamo idea dell’esistenza.
All’arrivo siamo stati accolti da un piatto di brownies
che la mia cugina pazza ci ha preparato con tanto amore.
Il primo giorno è stato dedicato alla visita della città e all’assaggio del piatto tipico: gli smorrebrod.
Pare che letteralmente significhi “pane spalmato” ma in realtà si tratta di pane di varie farine (bianca, nera, ai cereali) con sopra diversi tipi di ingredienti.
Il locale che ci hanno consigliato si chiama Kanal Cafeen e il nome giustifica il fatto che alcuni tavolini siano disposti su una piattaforma direttamente sul canale.
Ovviamente dovevamo provare del salmone (e vi dirò, ne è valsa veramente la pena) e ne abbiamo ordinato uno di pesce e due di carne.
Quello al salmone consisteva in una fetta di pane con su adagiati in sequenza:
insalata, salmone, uovo sbattuto, pomodori, asparagi e OVVIAMENTE cetrioli.
Quello alla carne era composto da roastbeef, delle verdure che veramente ci erano ignote, pomodori e di nuovo i soliti cetrioli.
La pancia si è riempita poco, e il portafogli si è svuotato tanto.
Ogni piatto ci è costato circa 65K che corrispodono a circa 9€.
(Il tema del costo della vita in Danimarca sarà ricorrente)
Dato che volevamo omaggiare gli abitanti dell’appartamento con un po’ di “sana” cucina italiana
Quindi abbiamo (su ricetta di mia cugina) cucinato i “crescioni“: tipico piatto romagnolo.
Con un po’ di intoppi nella preparazione
tanto sono stranieri e non capiscono
ce l’abbiamo fatta.
La mia ispirazione è stata tanta e ho deciso che questa sarà la prossima ricetta che pubblicherò.
Nei giorni a seguire abbiamo camminato parecchio e impossibili da non notare sono stati i chioschetti di hotdog, hamburger e polser.
Perciò, nei pressi delle residenze reali, abbiamo deciso di passeggiare in compagnia di un wurstel.
I “polser” sono simili a degli hotdog, ma il panino che li ospita, li avvolge totalmente fino a metà.
La forma è veramente poco invitante, ma il sapore è ottimo.
Ci siamo fatti ammaliare anche dall’aspetto degli hamburger che erano davvero davvero buoni.
L’hamburger era accompagnato da cetrioli (ovviamente), salse, cipolle fresche e cipolle croccanti (si, ci ho messo una giornata intera a digerirlo).
Se si cammina per le strade di Copenhagen e dintorni si possono notare decine e decine di negozi “Joe & the Juice“.
Solo in Danimarca si contano 31 store (infatti sono ovunque).
Noi abbiamo testato quello di Tivoli (il famoso parco divertimenti).
Il menù comprende vasta scelta tra succhi di frutta e frullati.
Il nostro fullato era a fragola e banana.
Decisamente sostanzioso.
Parlando di piatti tipici, non si può che nominare la famosissima birra Carlsberg.
Nella Copenhagen Card era compreso il tour della fabbrica e non ce lo saremmo perso per niente al mondo.
Il tour spiegava come un tempo veniva prodotta la birra e come poi veniva trasportata per la città.
Alla fine siamo stati omaggiati di due birre, da sorseggiare nel grande cortile della fabbrica.
Per concludere (ho omesso un sacco di cibarie buonissime per questioni di spazio. Non pensate che io abbia mangiato così poco)
usciamo dal centro di Copenaghen per assaggiare il frozen yogurt di Lyngby.
Yoggie&Berry permette di comporre lo yogurt a proprio piacimento.
e noi ci siamo deliziati con un freschissimo Fragola&Banana, Anguria e Mango.
Ci sarebbe molto e molto altro da raccontare, ma questi sono i piatti principali.
Io vi saluto, cercando di riabituarmi allo studio ed alla mia casa.
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