L’idea del lievito madre ci è venuta qualche anno fa, quando per Pasqua ci accingevamo a preparare le consuete “pigne”, anche dette casatiello dolce tipiche della tradizione Napoletana.
Per queste serve necessariamente della pasta madre, anche perché prepararle col lievito di birra o con qualsiasi altro lievito, ne compromette il sapore e la consistenza.

Quindi leggendo in giro e chiedendo a chi ne sapeva più di noi, abbiamo fatto un tentativo.
Come sapete, la pasta madre, detta anche lievito madre, ha bisogno di una serie di rituali e preparazioni non indifferente.
Ci sono persone che la allevano come un figlio e, come tale, più cure gli dai e più ti ricompenserà.

I primi giorni avrà bisogno di più cure, ma via via che passa il tempo, basterà un “rinfresco” alla settimana per avere un lievito sano e attivo.

PRIMO STEP: Preparazione

Per cominciare dovrete creare la base del vostro lievito. Come vi dicevo, sarà composto solamente di acqua e farina, senza l’aggiunta di alcun agente lievitante.

Basterà:

  • Farina 100g
  • Acqua 60g

Impastate bene il tutto fino ad ottenere una base piuttosto umida.
Fatela riposare in un contenitore di vetro con un panno appoggiato su.
Conservatelo in un posto privo di sbalzi di temperatura, come la dispensa.

Dopo due/tre giorni deve cominciare a produrre delle bollicine.
Vedrete proprio il vostro lievito fermentare.

Questo significa che alcuni microorganismi, per l’appunto i lieviti, si sono insediati nella nostra pasta madre e che la stanno rendendo viva.

SECONDO STEP: Il rinfresco

Una volta “attivato” il lievito vi toccherà fare il primo rinfresco (questo dopo i 3/4 giorni dal primo impasto).
Coprite il panetto con un bicchiere d’acqua e aspettate qualche minuto affinché ne assorba un po’.

Scolate l’acqua in eccesso e aggiungete farina finché non ritornerà della consistenza di un panetto molto morbido (la consistenza iniziale, per intenderci).

Aspettate un altro paio di giorni e fate caso alle bollicine d’aria che vi si formeranno.
Anche l’odore deve essere quello tipico del lievito madre, ovvero un sentore acido (senza esagerare).

Se si formano alcune muffe, dovete buttare il composto e riprovate daccapo.
Se invece continua a crescere, sarà segno che avrete seguito tutti i passi alla perfezione.

Dovete ripetere questo procedimento ogni 3/5 giorni (quando comincerete a notare una crescita del composto).

Dopo due o tre rinfreschi, il lievito sarà pronto.
Se dovesse essere troppo, potete toglierne una porzione e regalarla a qualche amica che ne ha bisogno, oppure, per cominciare e per testarne la potenza, potete usarlo per preparare una pagnotta di pane fatto in casa.

Il lievito ormai pronto potrà essere conservato in frigo e rinfrescato una volta alla settimana, sempre con lo stesso metodo del “bagnetto”.

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